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COME ACCRESCRE LA PROPRIA AUTOSTIMA

“Non vediamo le cose per come sono ma per come siamo” 
Anaïs Nin

Cos’è l’autostima

L’autostima è solo una componente del nostro benessere psicologico ,ma funziona come una particolare lente che ingigantisce o miniaturizza le nostre risorse personali.

L’autostima si inizia a sviluppare sin da piccoli, è uno stile di pensiero che viene appreso sin dall’infanzia nell’interazione con l’ambiente e con le altre persone e che continua ad alimentarsi ogni giorno della nostra vita.  Ognuno di noi ha un’immagine di sé come composta da un mosaico al quale giorno dopo giorno si aggiungono piccoli tasselli in base alle risposte che riceviamo dagli altri ed a come percepiamo ed interpretiamo tali risposte. Sin dai primi anni di vita la famiglia deve sostenere la stima del bambino attraverso messaggi educativi positivi, non facendogli vivere il mancato raggiungimento delle mete come un fallimento, rinforzandoli ad accettare se stessi per l’essere e non per l’apparire. Quando il bambino è accettato dagli adulti che si occupano di lui, sviluppa un senso di adeguatezza che si ripercuoterà successivamente, positivamente, nelle relazioni con gli altri durante il percorso dello sviluppo. Al contrario frasi che sminuiscono il bambino come ad es. “Sei cattivo” o “Non capisci niente”, vengono conservati ripercuotendosi, negativamente, sulle esperienze di vita future.

L’autostima può essere alta, bassa, positiva o negativa: ognuno è consapevole del fatto che la stima che abbiamo di noi stessi influisce sul proprio comportamento, sulle relazioni sociali e lavorative, sulla vita affettiva e familiare. Più si ha un autostima alta, maggiore è la fiducia che si ha negli altri e più questi dimostrano una alta stima nei propri confronti. Minore è la stima che si ha di se stessi e più si diventa pessimisti, autocritici e severi nei propri confronti, ci si lamenta continuamente stressandosi di più e sprecando delle energie senza realizzare niente di buono, oppure concretizzando delle cose che non danno soddisfazione, confermando dunque le aspettative negative che si hanno nei confronti della vita. Chi sperimenta bassa autostima non sentendosi sufficientemente sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, evita di scegliere e agire per un eccessivo timore di sbagliare, sperimenta maggior incertezza e difficoltà a staccare dalla situazione problematica per cercare una soluzione e quando vive un insuccesso soffre maggiormente, associando l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza mentre quando sperimenta un successo tende a svalutarlo, sminuirlo.

Dunque, è necessario avere fiducia in se stessi per riuscire ad affrontare le diverse situazioni che si presentano nei differenti ambiti della vita. Una buona autostima permette nell’ambito socio-affettivo di avere delle relazioni di qualità piuttosto che di quantità, traendone positività emotiva; all’interno della sfera lavorativa dà il coraggio per confrontarsi con idee e concetti nuovi, per affrontare un cambiamento, per rafforzare l’impegno e realizzare i propri obiettivi. La mancanza di autostima rende la persona inattiva, apatica e toglie lo stimolo alla crescita emotiva e personale; diventa una profezia che si auto-avvera: più si è passivi, meno si ha voglia di fare e meno risultati si ottengono.

 

Come si sviluppare l’autostima

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”
M.Proust

autostima3Per una buona stima di se è importante riconoscere i propri diritti; considerare i propri bisogni; definire i limiti e le risorse di se stessi; esprimere le proprie opinioni; prendersi cura di se fisicamente ed emotivamente; imparare a conoscere le proprie qualità e realizzazioni; stabilire dei traguardi, godendo i momenti per averli raggiunti e ricaricarsi di positività per andare verso nuovi obiettivi, non vivendo in maniera frustrante le mete non conquistate.

L’elemento più importante per alimentare l’autostima è premiarsi ogni qualvolta lo si ritiene necessario è utile ad aumentare la fiducia in se stessi, anche attraverso piccole cose: un buon pasto, un bagno rilassante, l’acquisto di un piccolo oggetto che ci piace, fare un riposino.

Realizzare quotidianamente qualcosa di piccolo che ci fa piacere, ci dà la possibilità di proteggere un bene prezioso: SE STESSI.

Non potremo essere mentalmente tranquilli se siamo sommersi da una moltitudine di pensieri negativi e limitazioni su noi stessi

Una mente anche se piena di pensieri negativi e limitazioni può cambiare opinione su noi stessi a patto che le forniamo qualche dimostrazione concreta, qualche prova che metta in discussione le sue idee negative tanto care e rafforzate nel corso degli anni.

autostimaSe ci sentiamo incapaci, inconsciamente ci comporteremo da incapaci, rifuggiremo le novità e le nuove esperienze, e questo scappare via andrà a rafforzare l’idea che siamo dei falliti.

Nel corso della vita, quindi, una persona senza saperlo, continua a rafforzare le idee principali che ha di se stessa.

Il pensiero positivo contro tutto questo non può molto , ma se applicato alla realtà può smuovere le acque. Facciamo quindi una distinzione tra puro pensiero positivo e pensiero positivo applicato.

Il puro pensiero positivo fine a se stesso è quando leggi un libro o frequenti un seminario sull’autostima, ti entusiasmi per le idee positive che hai appreso, ma queste vengono messe da parte, vengono immagazzinate nel tuo cervello, come se avessi sentito una notizia al telegiornale. Non le applichi nella tua vita, non le provi, non le sperimenti.

Per aumentare l’autostima c’è bisogno che quei bei concetti e idee potenzianti scendano in profondità in noi stessi e c’è solo un modo per farlo: applicarli. Tramite l’applicazione del pensiero positivo è possibile davvero effettuare un cambiamento in ciascuno di noi e  quindi sviluppare l’autostima.

La scusa “sono così e non posso farci niente” è un modo per evitare il disagio del cambiamento. Perché ogni cambiamento porta con sé una certa dose di disagio. Se vogliamo crescere, progredire, dobbiamo accettare quella sensazione di imbarazzo, fastidio, impaccio che si prova quando ci cimentiamo in qualcosa di nuovo mai provato prima.

Per aumentare la nostra autostima e fiducia in noi stessi abbiamo bisogno di un “pensiero positivo applicato”, cioè constatare che davvero quando pensiamo in positivo e agiamo di conseguenza i risultati ci sono eccome.

Quando siamo in uno “stato potenziale” e cioè carichi, fiduciosi,  adrenalinici, potremmo arrivare davvero a stupirci di noi stessi. E la scoperta della possibilità di un nuovo modo di essere positivo e capace, creerà nuove idee e credenze potenzianti su noi stessi che prenderanno il posto di quelle vecchie.

Il comandamento è: agire e mettersi alla prova!     

Dr.ssa Vanessa Tartaglia
Psicologa – Psicoterapeuta Albano Laziale
Via Cardinale Altieri 12 Albano Laziale
Via Palazzolo 1/A Roma
Cell. 338.8558488