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Silvia confida, con una lettera, il suo problema di gelosia.

Salve. Sono Silvia e sto con un ragazzo da un anno e mezzo. Mi trovo molto bene con lui, solo che ultimamente ci sono state un po’ di tensioni a causa del mio comportamento. Capita (spesso) che non appena lui si allontana un attimo, prendo il suo cellulare ed inizio a fare un “controllo a sorpresa”. Se poi ha delle cose da fare, potrei passare anche un’oretta a leggere le chat su Whatsapp, le notifiche di Facebook, ecc. Mi rendo conto che non è un comportamento “corretto”, ma il problema è che ha un carattere molto espansivo e nel suo ambiente di lavoro, girano parecchie ragazze (anche appariscenti). L’ultima discussione che abbiamo avuto, è iniziata perché lui stava parlando al telefono con qualcuno in terrazza e quando è rientrato gli ho fatto una scenata, dato che mi sembrava parlasse con una “collega”. Alla fine mi ha detto chiaramente che se non la smetto con questi miei modi paranoici, lui metterà fine alla storia con me. Ora vorrei sapere, come posso fare a controllarmi? Sono davvero “paranoica” come sostiene lui o faccio bene a sospettare?

Grazie Silvia

 

VanessaCiao Silvia,
la gelosia è un sentimento universale da cui poche persone sono immuni ed è legata all’idea di poter essere messi al secondo posto da un amico o dal partner, credendo, quindi, che questi preferisca qualcun altro a noi.
La gelosia patologica è distruttiva, intensa e alimentata dalla rabbia presente nei rapporti di coppia patologici: provoca un allontanamento perché conduce a comportamenti svalutanti come l’esigenza di controllare e di punire il partner o di evitarlo.
Ha un andamento altalenante, legato alle emozioni, e si placa temporaneamente quando la percezione di vicinanza con il partner è più intensa, per poi riesplodere quando questa sensazione diminuisce.
In genere, è più esposto alla gelosia chi nella vita infantile ha vissuto momenti di abbandono (reali o immaginari) da parte dei genitori (o di chi ne faceva le veci), divenendo iperbisognoso di conferme.
In altri casi la gelosia diventa patologica quando i partner hanno personalità differenti e non riescono ad intendersi su quali comportamenti siano appropriati o meno nei confronti delle altre persone, questo tipo di gelosia si può definire da “fraintendimento”. Un soggetto estroverso può ad esempio giudicare in maniera innocente le interazioni con persone dell’altro sesso che agli occhi del suo partner,introverso, costituiscono il tentativo di flirtare e quindi di cercare un nuovo partner: da qui può nascere un fraintendimento che porta il partner meno socievole a controllare l’altro, a richiamarlo e a tenerlo sempre più sotto controllo, se manca la capacità di guardare la situazione con i suoi occhi e di capire quindi il reale valore delle sue azioni.
La gelosia patologica nasce da sbagli educativi o da errori di valutazione, ma anche dalla mancanza di una sana autostima. Chi ritiene di non essere degno d’amore può pensare che il proprio partner non sia innamorato, ma interessato ad altri vantaggi che gli derivano dalla relazione, e che potrebbe lasciarlo non appena trovasse qualcun altro.
Si può guarire dalla gelosia?
Anche se non conosco a fondo la tua situazione, proverò a risponderti.
La maggioranza delle persone riesce a contenere questo sentimento: arriva a capire che le garanzie in amore non esistono, perché l’altro non ci appartiene e in qualsiasi momento può lasciarci.
Affrontare direttamente la gelosia patologica non serve, mentre è molto utile comprendere cosa la motiva e alimenta.
Quando la gelosia nasce dal senso di valere poco è importante che la persona si concentri non sul partner, ma su di sé, chiedendosi cosa può fare per aumentare la sua autostima o per sanare la ferita dell’abbandono che può aver subito in precedenza.
Ma il lavoro importante è accompagnarlo con una psicoterapia nell’elaborazione del lutto della fantasia di un amore perfetto, eterno, garantito, al riparo dai rischi. Esplorare le cause recenti o remote della gelosia patologica è necessario per disinnescarla e rafforzare quegli aspetti della personalità che consentiranno di acquisire maggior sicurezza e fiducia negli altri.
Infine, in qualche caso è indicata una terapia di coppia: si consiglia quando la gelosia dell’uno è innescata da un comportamento, magari inconsapevole o quasi, dell’altro. Per esempio, esistono persone molto seduttive nei modi, sempre alla ricerca di conferme narcisistiche, che magari non tradiscono ma danno al partner mille occasioni di tormento. In questo caso, è meglio andare dal terapeuta in due: il problema da risolvere non è solo nel geloso, ma anche in chi innesca la gelosia.

Dr.ssa Vanessa Tartaglia
Psicologa – Psicoterapeuta Albano Laziale
Via Cardinale Altieri 12 Albano Laziale
Via Palazzolo 1/A Roma
Cell. 338.8558488